Questa è la quarta volta di quest’anno che la faccia del Sole appare liscia e gli esperti sostengono che l’attività solare sia diminuita più rapidamente che in qualsiasi altro momento nel corso degli ultimi 10.000 anni, e che il punto più basso si dovrebbe raggiungere nel 2019. Scenari dunque come nel film di Roland Emmerich "The Day After Tomorrow"?
La notizia è arrivata anche alla studiosa della Northmbria University, Valentina Zharkov, che dopo aver sviluppato un’ampia ricerca e’ arrivata a un risultato sconvolgente. Infatti la sua ricerca suggerisce che un’ondata di freddo estremo potrebbe colpire la terra tra il 2020 e il 2050.
-Sono assolutamente fiduciosa della nostra ricerca, ha un buon background matematico e dati affidabili. In realtà, i nostri risultati possono essere ottenuti da qualsiasi ricercatore e dati simili sono disponibili in molti osservatori solari.- Queste sono le parole riferite dalla studiosa.
Dal Daily Star, il metereologo inglese Paul Dorian, si è allarmato per un segnale che potrebbe evidenziare l’arrivo di una nuova era glaciale.
-Se la storia insegna qualcosa, è giusto affermare che l’attività solare debole per un tempo prolungato puo’ aver impatto sul raffreddamento delle temperature globali nella topografia, che e’ lo strato dell’atmosfera terreste dove tutti noi viviamo.-
Sostenere l’arrivo di una nuova era glaciale mette in dubbi molti scienziati, ma su una cosa siamo tutti sicuri:
Il cambiamento climatico porta gravi conseguenze all’intero pianeta.
Una ricerca sul campo della NASA ha riportato che le grandi crepe nel ghiaccio marino Artico, prodotte dal riscaldamento globale e l’acqua marina al contatto con il freddo, funziona da pompa che portano il mercurio atmosferico fino alla superficie.
I ricercatori della NASA e i loro colleghi affermano che:
-Questo processo puo’ fare in modo che una quantità maggiore di questa sostanza inquinante e tossica possa entrare nella catena alimentare e alterarla-
Tutti gli scienziati aspettano con il cuore in gola altre informazioni necessarie per la sopravvivenza umana.
Enache Alexandra
Sostenere l’arrivo di una nuova era glaciale mette in dubbi molti scienziati, ma su una cosa siamo tutti sicuri:
Il cambiamento climatico porta gravi conseguenze all’intero pianeta.
Una ricerca sul campo della NASA ha riportato che le grandi crepe nel ghiaccio marino Artico, prodotte dal riscaldamento globale e l’acqua marina al contatto con il freddo, funziona da pompa che portano il mercurio atmosferico fino alla superficie.
I ricercatori della NASA e i loro colleghi affermano che:
-Questo processo puo’ fare in modo che una quantità maggiore di questa sostanza inquinante e tossica possa entrare nella catena alimentare e alterarla-
Tutti gli scienziati aspettano con il cuore in gola altre informazioni necessarie per la sopravvivenza umana.
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